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a K...

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Conoscerti è stato per me privilegio,

cara amica di una sera.

Tu, dall'anima sensibile e leggera

dei sensi sei il risveglio.

 

Note della melodia più dolce

scorrono dentro di te

sono parte del tuo sangue

musica pura è la tua voce.

 

I tuoi occhi, così splendenti!

hanno della vita l'ardore.

Parlandoti, è sparito da me ogni dolore

e le ore sono state stelle cadenti

 

perché ammaliante e fresca è la tua compagnia.

Ma gioco del fato, scherzo del destino

presto dovrai andartene via.

Terrò con me il tuo ricordo

come il cielo tiene la luce del mattino.

 

E tu, splendore

ti prego, non spegnere mai

la musica che sei. 

 

 

 

 

 Arcangelo Galante - 01/03/2020 15:14:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Una dedica ad una piacevole persona, la cui identità non viene svelata dall’autore, che l’accenna soltanto con l’uso dell’iniziale “K”.
Cosicché, il lettore può immaginarne il nome, attribuendolo a Katiuscia, Karen, Katia, etc., comprendendo ugualmente la spensieratezza e la gioia della compagnia ricevuta, trascorrendo il tempo con ella, femmina colma di dolcezza musicale nonché di carezzevole intrattenitrice.
Un testo inconsueto che ben delinea le impressioni del poeta per K.

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